L’imperativo dell’edizione 2017 de Linkontro è Get Agile! “Agilità significa tante cose – sottolinea l’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia nel suo intervento di apertura –. Partiamo da una domanda: Perché bisogna essere agili?”. Per rispondere, Fantasia torna a ritroso nel tempo. “Quattro anni fa, siamo partiti dal valore del noi come strategia per la crescita in un momento in cui la crisi si stava affacciando. Nell’edizione successiva ci siamo concentrati sull’energia per resistere in anni di contrazione dei consumi. L’anno scorso abbiamo parlato di azioni da mettere in campo per cavalcare un momento che stava cominciando a delinearsi come positivo. Quest’anno ci concentriamo sull’agilità. Abbiamo capito, infatti, che c’è in atto un cambiamento continuo con il quale dobbiamo confrontarci continuamente”.
I motivi del cambiamento sono noti a tutti: la crisi, le modificate abitudini dei consumatori, l’era digitale. Per stare al passo con i tempi dunque bisogna essere veloci, adeguandosi al meglio a un mercato che muta faccia velocemente. L’Ad di Nielsen chiosa:
Dobbiamo pensare in anticipo, osservare l’orizzonte che ci sta di fronte e capire come agire per affrontare quel che succede.
Sul tema si confrontano Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, e Giulio Mengoli, presidente di Tetra Pak Italiana. Pedroni chiarisce: “Agile non significa essere furbo e frettoloso. Vuol dire accettare il fatto che oggi non è più possibile pianificare a lungo termine. Partiamo invece dalla cultura di un’impresa.
Bisogna avere valori per decidere alla giusta velocità, richiesta dai tempi attuali.
Pedroni punta il dito contro le organizzazioni gerarchiche, incapaci per natura di essere agili. E invita invece al coinvolgimento dei giovani, più avvezzi al cambiamento, abituati a un linguaggio in continua evoluzione. “Dobbiamo dare loro più spazio – aggiunge – perché sanno fare cose che noi 50enni non sappiamo fare”. Il presidente di Coop sottolinea inoltre la necessità di dare maggiori informazioni ai consumatori. “Serve trasparenza – afferma perentorio – anche sui processi produttivi delle aziende”.
Per dare la sua definizione di agilità, Giulio Mengoli parte da un esempio: nell’uomo la capacità di cambiare in modo efficiente parte da un giusto impulso al cervello a cui segue la risposta dell’apparato motorio. “In un’azienda la situazione non è differente – spiega –. La mentalità è alla base e la risposta individuale ai cambiamenti è necessaria. Le aziende devono avere persone agili”.
Su quali strategie puntare?
Bisogna avere ossessione per la soddisfazione del cliente
Ma anche "potenziare il front office affidandolo a chi ha grandi competenze relazionali e al tempo stesso avere un back office capace di rispondere alle sollecitazioni che arrivano. Mente e corpo devono andare di pari passo. Non ultimo, per cambiare serve coraggio. “Noi – conclude Mengoli – stiamo abbattendo i muri, ideali e reali, degli spazi di lavoro della nostra azienda. Il nostro cambiamento parte da qui”.