Ferrero è il maggior utilizzatore al mondo di nocciole e per la sua produzione ne utilizza circa un terzo del totale disponibile. Sensibile ai temi della sostenibilità, l’azienda si è posta il problema dello smaltimento attraverso il riutilizzo dell’enorme quantitativo di scarti derivati dalla loro lavorazione: circa il 55% del frutto, infatti, costituito da guscio e cuticola, resta inutilizzato.
In collaborazione con Soremartec, società del Gruppo Ferrero che si occupa di Ricerca & Sviluppo, è stata avviata da anni una ricerca volta a individuare in che modo lo scarto delle nocciole possa essere reimpiegato nell’industria. Dal lavoro emerge che dai gusci della nocciola può essere ricavata una fibra prebiotica (denominata Axos) in grado di apportare benefici alla flora intestale, oltre a possedere proprietà antiossidanti e proprietà benefiche su sistema immunitario, cardiovascolare e metabolismo dei lipidi. La cuticola del frutto, invece, è ricca di polifenoli, utili per combattere radicali liberi, malattie metaboliche e degenerazione cognitiva.
I risultati aprono nuovi scenari di collaborazione: guscio e cuticola delle nocciole, infatti, da scarto possono essere trasformati in elementi da impiegare nell’industria farmaceutica e cosmetica.