Un incremento a doppia cifra per il mercato italiano della smart home, che stando agli ultimi dati dell'Osservatorio IoT del Politecnico di Milano nel 2016 mette a segno un +23%, per un giro d'affari pari a 185 milioni di euro. Il potenziale è ancora tutto nascente e per il 2017 sono attesi grandi sviluppi, considerato lo sbarco nel settore di colossi come Google e Amazon.
Nel nostro Paese l'82% del mercato è ancora legato alla filiera tradizionale, composta da installatori e distributori di materiale elettrico, ma cresce la quota dei “nuovi” canali come retailer, e-tailer e assicurazioni che insieme rappresentano il 18% (circa 30 milioni di euro).
I possibili impieghi sono molti e variegati, però la maggioranza delle oltre 290 soluzioni per la casa connessa censite in Italia e all’estero (il 31%) è dedicata alla sicurezza - tra videocamere di sorveglianza, serrature, videocitofoni connessi e sensori di movimento - seguita dalla gestione energetica, come le soluzioni per il controllo remoto degli elettrodomestici (10%), la gestione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento (8%), il monitoraggio dei consumi dei dispositivi elettrici (10%).
L'offerta di prodotti per la smart home è in continua evoluzione. Il 68% delle soluzioni sul mercato è “Do It Yourself”, con un processo di installazione semplificato, anche se non tutti gli utenti sono in grado di fare a meno del tecnico: il 70% di chi ha acquistato prodotti connessi si è rivolto a installatori o piccoli rivenditori. Il 52% delle soluzioni oggi è offerto da startup, che spesso sviluppano proposte complementari a quelle dei brand affermati.
I canali di vendita – Nel 2016 per la prima volta sono nate aree dedicate alla smart home nei negozi di elettronica, sono state lanciate le prime proposte nel mondo della gdo, mentre si nota una discreta diffusione nei negozi del fai-da-te e sono visibili sezioni di vendita nei siti online dei principali eRetailer. Nonostante volumi ancora limitati (20 milioni di euro circa, il 13% del mercato), retailer e eRetailer hanno un ruolo importante potendo fungere da vero e proprio showroom dei prodotti
Il 26% dei consumatori italiani dispone di almeno un oggetto intelligente e connesso nella propria abitazione e il 58% ha intenzione di acquistarli in futuro. Il 50% degli stessi, tuttavia, pensa che le tecnologie non siano ancora abbastanza mature e il 67% teme rischi per sicurezza dei propri dati personali.