È stato presentato il primo bilancio di sostenibilità dell’azienda proprietaria delle acque minerali Ferrarelle, Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Santagata e Natía. L’occasione ha fornito anche lo spunto per presentare i dati di una rilevazione che evidenzia la forte sensibilità degli utenti della rete circa le tematiche connesse alla Corporate Social Responsibility.
Ferrarelle risulta la prima azienda del settore acque minerali a realizzare un bilancio di sostenibilità, che analizza gli aspetti ambientali, sociali ed economici dell’approccio del Gruppo al tema. Gli highlights contenuti nel bilancio: sostenibilità economica, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale.
Il valore economico generato da Ferrarelle nel 2015 è stato di 165,7 milioni di euro, +14,7% rispetto al 2014. Per lo stesso anno, il valore economico distribuito agli stakeholder è stato pari a 153,6 milioni di euro, + 15,5% rispetto al 2014, di cui in particolar modo 22,0 milioni di euro ai dipendenti, valore in crescita dell’8% rispetto al 2014, e 1,4 milioni di euro alla collettività grazie a donazioni, contributi ad associazioni e attività di sponsorizzazione.
Il rispetto dell'ambiente e la riduzione dell'impatto delle attività industriali sono priorità assolute per Ferrarelle “perché i valori che guidano il suo agire quotidiano rispondono alla consapevolezza dell'importanza di salvaguardare, sia direttamente che indirettamente, un dono unico come l'acqua”. È quanto si legge nel documento che accompagna il rapporto, secondo il quale l’azienda si impegna nella tutela del patrimonio ambientale che custodisce le sorgenti delle sue acque minerali; nella riduzione dei consumi energetici (-9,9% rispetto al 2013 l'indice di Intensità energetica, che misura il consumo energetico complessivo per ogni litro di acqua imbottigliata) e del peso degli imballaggi, in particolare della plastica (-21% peso del Pet per il formato 1,5L dal 2007 al 2015).
Ferrarelle ha scelto l'impiego di energia pulita: il 96% dell'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico di Riardo è utilizzata come autoconsumo e copre circa il 7% del fabbisogno dello stabilimento). L'azienda ha registrato più del 90% di riciclo dei materiali scartati dal processo produttivo.
Sul versante della sostenibilità sociale, nel 2015 Ferrarelle conta il 94% dei dipendenti assunti a tempo indeterminato, sono state erogate oltre 4.700 ore di formazione e sono stati spesi 118mila euro in formazione.
Circa le attività sul fronte del sociale, invece, sono sempre permeate da due focus: l'affinità con i propri valori, la collaborazione con partner affidabili e di comprovata esperienza tra cui quella con il Fai, il Fondo ambiente italiano, per un progetto finalizzato alla valorizzazione del Parco Sorgenti di Riardo, l'area di 135 ettari situata nella Valle d'Assano, nell'alto casertano, al confine con il Molise e il Lazio. Con la Fondazione Telethon, il rapporto di collaborazione è iniziato nel 2011 e si traduce in supporto concreto lungo tutto l'anno alle numerose iniziative di raccolta fondi, tra cui gli eventi sportivi Walk of Life.
I dati della rilevazione condotta da Digimind, Social Media Monitoring Company, hanno fornito uno spaccato di un'Italia sempre più attenta e consapevole del ruolo delle aziende nello sviluppo fattivo di politiche di sostenibilità. Il rispetto dell'ambiente e la riduzione dell'impatto delle attività industriali sono considerate prioritarie.
Ferrarelle è dotata della certificazione Sistema di Gestione della Qualità, che attesta la sua capacità di fornire con regolarità prodotti che ottemperino ai requisiti dei clienti, e della certificazione Sistema di Gestione della Tracciabilità dei prodotti e della Rintracciabilità di filiera per garantire la sicurezza alimentare del consumatore.