Il digital marketing è uno strumento fondamentale di cui le attività di marketing non possono ignorare l’esistenza. Non devono neanche sopravvalutarlo, come vedremo dai dati relativi alle transazioni, anche se il fenomeno digital non è solo e strettamente transazionale, ma attrattivo, traffic-building. La rivoluzione digitale ha contribuito, e contribuirà, a cambiare comportamenti e abitudini degli acquirenti anche sotto il profilo del coinvolgimento ludico-informativo e sul piano emozionale-esperienziale. Ed è proprio per andare in quest’ultima direzione che i centri commerciali dovranno collegare sempre più il loro spazio tradizionale, fisico, al mondo digitale. Che non vuol dire soltanto prevedere zone wi-fi, totem, schermi tattili, pagine speciali o gruppi sui social network (ancora poco diffusi). Vuol dire anche usare la realtà virtuale per spiegare un centro commerciale attuale o futuro, e farlo visitare in modo innovativo prima che sia costruito: Sonae Sierra ha proposto questo esperimento al 1° Mapic Italy tenutosi a Milano, con la visita in realtà virtuale dello Shopping District di City Life (Generali). Il segmento più interessante nello sviluppo del digital marketing nei centri commerciali è il lancio delle app sia del centro sia dei retailer. Fra le iniziative pilota di Sonae ricordiamo “Fashion for me”: una stilista digitale dà consigli di moda personalizzati selezionando combinazioni di abiti e accessori disponibili nei diversi negozi del singolo centro commerciale. Altre App, attualmente sperimentate in Spagna, nel centro commerciale Plaza Mayor (per premiare i consumatori con buoni acquisto per prodotti alimentari e bevande) premiano la fedeltà dei visitatori.
L'intero articolo su Mark Up n. 253