Granarolo -il maggiore operatore agro industriale del Paese a capitale italiano- porta la sua produzione di latte biologico a 50.000 tonnellate, pari a circa il 6% della sua produzione annua. “A fronte di una significativa crescita nella domanda di latte e derivati biologici, con un aumento del 20% anno su anno in Italia -dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo- si sono costruiti i presupposti per consentire a molte stalle dei nostri allevatori di Granlatte di avviare la produzione di latte biologico. Prevediamo di passare dalle attuali 20.000 tonnellate di latte biologico prodotto ad almeno 50.000 tonnellate”.
La conversione alla produzione di latte biologico è il frutto di forti investimenti da parte degli allevatori di Granlatte rispetto alle opportunità provenienti dalla crescente richiesta di prodotti bio e dalla maggior remunerazione del latte specifico. In un momento in cui il prezzo del latte è tra i più bassi in Europa, quello biologico permette di incassare 20 centesimi in più al litro venduto (dati a marzo 2016). “A questo -aggiunge Calzolari- si aggiunge il sostegno economico che viene dalla politica comunitaria e nazionale, attraverso l’attuazione dei PSR (Programmi di Sviluppo Rurale) che accompagnano e integrano il reddito degli allevatori nelle fasi transitorie di conversione che solitamente sono di 3 anni”.
L’augurio ora è che la nuova gamma Granarolo Biologico riscontri l’interesse di un pubblico di consumatori attenti. La nuova linea biologica è prodotta con latte 100% italiano proveniente dagli allevamenti della filiera proprietaria controllata e certificata. Verrà presentata e fatta assaggiare in anteprima al SANA, a partire da stracchino bio, mozzarella bio e 6 referenze di yogurt bio, che si aggiungono al latte e alle uova già presenti sul mercato.
Gianpiero Calzolari interverrà anche il prossimo 10 settembre alla tavola rotonda dal titolo “Quale redditività per il latte italiano, sette esperti a confronto” organizzata presso la Sala Convegni della Fiera Millenaria di Gonzaga, dall’Informatore Zootecnico e da Nova Agricoltura (New Business Media). Workshop a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti, previa iscrizione al link http://goo.gl/u0ufj9.
