Questo il dato stimato per l’Italia dall'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, con video e social al traino della crescita.
Nel nostro Paese l’internet advertising ha chiuso lo scorso anno rafforzando la propria posizione e raggiungendo i 2,15 miliardi di euro di valore (+11%). Nel 2016 ci si attende un proseguimento del trend positivo, con raggiungimento di 2,4 miliardi di euro.
Questi i dati più recenti presentati dall'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, che portano in luce alcuni interessanti tendenze per il comparto pubblicitario in rete:
- L’online per noi è il secondo canale, in Europa è il primo. Con una quota pari al 29%, l’online si conferma il canale più rilevante dopo quello televisivo (49%), e a lunga distanza da stampa (17%) e radio (5%). Una differenza rispetto all’Europa, dove la stampa detiene un ruolo più importante a discapito della tv e dove internet è già il canale numero uno con il 36% di quota.
- La pubblicità sui social network guida gli investimenti sul web, con una crescita del 63% nel 2015 e stima di un +40% nel 2016, pari a quasi 390 milioni di euro.
- Un quarto del mercato internet advertising è mobile. In particolare, nel 2015 l'Internet advertising su smartphone è cresciuto del 54% arrivando a 452 milioni di euro, mentre quello legato alle app per tablet è aumentato del 35% arrivando a quota 84 milioni.
- Al top il video advertising che, comprensivo della componente social, incrementerà il proprio trend positivo: dopo il +25% nel 2015 ci si attende un +34% nel 2016, per un valore vicino ai 490 milioni di euro. In merito a questo segmento, l’indagine evidenzia inoltre che:
- La brevità è premiante. L'80% degli utenti Internet guarda video brevi online, soprattutto attraverso YouTube (74% degli utenti internet) e Facebook (50%) ma anche da siti e app dei quotidiani (14%).
- La presenza dei video aumenta il tempo speso online: in particolare, grazie ai video il 31% del campione passa più tempo sui siti dei quotidiani, mentre il 29% su Facebook.
- Sì a film e programmi tv. Online vengono visti anche film e programmi tv dal 46% degli utenti Internet; stiamo parlando soprattutto di serie Tv, film meno recenti ma anche film appena usciti al cinema.
- I video funzionano anche nel pay. Secondo le stime 3,2 milioni di italiani utilizzano un servizio in abbonamento per contenuti video online (TIMvision, Infinity, Sky Online e Netflix), un numero che include anche chi sta provando gratuitamente questi servizi.
- Bene anche il programmatic. Il programmatic advertising, dopo essere cresciuto nel 2015 del 113% fino a valere 234 milioni di euro, si stima che nel 2016 crescerà poco più del 30%, superando i 300 milioni di euro. Un aumento considerevole ma inferiore alle stime di fine 2015, in linea con una maggiore cautela degli investitori nel valutare i benefici di queste piattaforme rispetto all’entità delle fee tecnologiche e dei costi di gestione. L’incidenza sul totale display advertising inizia comunque ad essere rilevante: 22% nel 2016.