La contraffazione dei prodotti venduti attraverso il canale e-commerce rappresenta un problema concreto per le imprese, sia a livello monetario sia in termini di brand image. La conferma arriva direttamente dai 200 dirigenti d’azienda coinvolti dall’ultima indagine di MarkMonitor, che nell’86% dei casi rilevano come questo fenomeno illegale influenzi le vendite online delle referenze originali.
Secondo il 39%, nello specifico, ben l’11-50% delle contraffazioni ha sostituito le vendite dei loro prodotti di marca e solo il 14% non rileva impatti negativi in tal senso. Da notare inoltre che per il 55% il danno maggiore è quello subito dalla reputazione del brand.
Parlando di piattaforme, il 59% sottolinea come sia importante proteggere il proprio marchio dalla contraffazione attraverso tutti i portali d’acquisto, indicando come area principale i siti web (24%). Guardando inoltre a sfide ed evoluzioni in corso , il 41% ritiene che tendenze future come la stampa 3D impatteranno sul loro brand e quelli associati.
In questo contesto, non è casuale la recente scelta del colosso cinese Alibaba di stringere una partnership con il Mipaaf per contrastare la vendita sui propri portali di prodotti che contraffanno il made in Italy. L'implementazione del programma AliProtect si concentra soprattutto sull'agroalimentare, ma il discorso necessita di essere allargato al complesso delle relazioni Italia-Cina.