La tecnologia digitale ha livellato la shopping experience, facendo emergere fondamentali trend comuni a livello globale. Una recente ricerca svolta da Accenture in 13 Paesi, Italia compresa, ci ricorda tuttavia che permangono ancora fondamentali differenze territoriali tra i consumatori, in linea con le rispettive tradizioni, norme culturali, canali e infrastrutture di comunicazione.
Ecco allora alcuni punti d’interesse emersi dallo studio, con confronto tra il dato di media e specificità locali:
- A livello complessivo, il 40% degli shopper ha dichiarato di aver usato il proprio smartphone nel 2015 in misura maggiore rispetto all’anno precedente. Un dato che in Cina sale al 73%, contro il 24% della Svezia.
- In termini globali il 27% degli shopper prevede di aumentare l’acquisto di prodotti attraverso i dispositivi mobile, ma se i cinesi lo pensano al 59%, solo il 14% dei francesi è della stessa idea.
- I consumatori in media affermano di trovare semplice l’acquisto tramite telefonino al 48%, ma se in Cina questa percentuale arriva al 77%, in Svezia siamo attorno al 30%.
- Il 47% degli shopper a livello globale desidera ricevere promozioni in real-time mentre si trova nello store, una richiesta forte soprattutto da parte dei brasiliani (56%), che tuttavia è soddisfatta maggiormente dal Cina, dove a riceverle è il 27% degli utenti (contro una media totale del 7%).
- Dal 2014 al 2015 il 17% in più di consumatori vorrebbe poter ordinare in negozio anche articoli out-of-stock e momentaneamente non disponibili. In media a chiederlo è il 27%, con particolare picco in Giappone (38%), mentre in Italia la percentuale scende al 21%.
- Sempre più shopper (49% globale) chiedono poi di poter controllare la disponibilità del prodotto prima di recarsi in store, una crescita del 27% rispetto al 2014. A tenere particolarmente a questo aspetto sono gli svedesi (63%).
- In media, il 25% dei consumatori vorrebbe poter pagare con lo smartphone, ma mentre in Giappone interessa solo al 10% delle persone, in Brasile questo dato sale al 39%.
Nel complesso, si evidenzia un contesto internazionale dove ai retailer sono richieste sempre più funzionalità integrate, soprattutto in store, e dove quello che prima appariva come innovazione distintiva e servizio aggiuntivo si sta progressivamente trasformando in must-have per tutti.