Per il cenone del 24 dicembre e il pranzo di Natale gli italiani hanno speso 2,2 miliardi di euro, una cifra che corrisponde al 34% del budget totale destinato al periodo festivo e che sale a 4,3 miliardi se si aggiungono regali enogastronomici e acquisti alimentari per il Capodanno. Questi i dati veicolati da Coldiretti, che evidenziano una crescita del 6% rispetto allo scorso anno.
Nella classifica delle spese natalizie i regali si piazzano in seconda posizione con il 23%, seguiti dall’abbigliamento (17%) e dalla voce divertimento, alla quale sono destinate il 15% delle risorse. Ultimi nel ranking viaggi e vacanze, che rappresentano l’11%.
L’indagine sottolinea come 8 italiani su 10 (82%) abbiano preferito riunirsi in famiglia attorno alla tavola domestica, impiegando mediamente 3,1 ore di tempo per preparare i piatti consumati nei due pasti clou.
Il 24% della scelta culinaria è guidata da offerte e convenienza dei prezzi, ma la netta preferenza per il 61% degli chef casalinghi è andata ai prodotti Made in Italy della tradizione, come già rilevato dall’Osservatorio Tuttofood. Questi ultimi, in particolare, fanno registrare un record storico anche sulle tavole estere, con un export in aumento dell’8% che supera i 3 miliardi di euro.
Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat, relative ai primi nove mesi del 2015, a volare è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale: dallo spumante (+19%) ai panettoni (+9%), ma crescono anche i vini (+8%), la pasta (+7%) e i formaggi (+4%).