Continua il trend di miglioramento negli ultimi mesi dell’anno per il mercato pubblicitario italiano, che a ottobre mette a segno un aumento degli investimenti pari a +2,7%. Quest’ultimo incremento porta a chiudere i primi 10 mesi del 2015 a un complessivo +1,4% rispetto allo stesso periodo 2014, se si considera nel conteggio la stima della porzione web derivante principalmente da search e social, mentre i punti sono -1,1% se si guarda solo al perimetro monitorato.
I dati Nielsen, come sottolinea l’Advertising Information Service Business Director Alberto Dal Sasso, subiscono l’influenza positiva della “ripresa dei consumi natalizi, ma anche da una rinnovata paura generata dai recenti fatti terroristici”. L’andamento attuale favorisce comunque una chiusura dell’anno in crescita dell’1,8%.
Per quanto riguarda i singoli mezzi, la Tv aumenta del 6,7% nel singolo mese, portando il periodo cumulato a -0,7% e confermando questa inversione di tendenza anche per gli ultimi due mesi del 2015. Sempre di segno negativo i quotidiani, che registrano un mese di ottobre a -2,3% e chiudono i 10 mesi a-6,7%, così come i periodici, in perdita del 4% per questo stesso periodo.
La radio continua a distinguersi con andamento molto positivo: +9,4% a ottobre e +10% nel periodo consolidato. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, si stabilizza a ottobre (-0,1%), assestando il decremento al -1,2% sui 10 mesi del 2015 . Ancora negativa invece la raccolta per il cinema e per il direct mail, rispettivamente in calo del 7,2% e del 6,1%, mentre prosegue l’ottimo momento dell’out of home, che chiude in terreno positivo a gennaio - ottobre: outdoor a +3,1%, transit a +19,4% e out of home TV a +10,7%.
In relazione ai settori merceologici, se ne segnalano 11 in crescita, con un apporto di circa 119 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nei 10 mesi del 2015: alla crescita di alimentari (+5,7%, circa 37 milioni) e farmaceutici (+4,7%, circa 11,6 milioni), si contrappone il calo di finanza/assicurazioni (-5,9%, circa 15,5 milioni), automotive (-1,3%, circa 6,5 milioni) e telecomunicazioni (-7,9%, circa 23,1 milioni). I maggiori apporti alla crescita arrivano da servizi professionali (+23%), enti/istituzioni (+9,7%), gestione casa (+8%) e bevande/alcolici (+7,4%).