Sono passati 20 anni dal 1998, anno in cui è stata creata CPR System, Casse di Plastica Riutilizzabili, nata per rispondere a un'esigenza logistica di movimentazione dei prodotti ortofrutticoli e che ha saputo mettere d'accordo due mondi molto spesso lontani: la distribuzione e la produzione.
Anni in cui CPR ha saputo crescere, innovare e sperimentare partendo dall'ortofrutta ma andando anche oltre, sempre mantenendo il focus su sostenibilità ambientale ed economica.
Un bilancio in crescita anche nel 2017 per CPR System
I numeri resi noti dai vertici di CPR System parlano di un bilancio in salute: l'anno scorso si è chiuso con 55,7 milioni di euro, in crescita dell’1,7% rispetto al 2016, con un utile netto di 1,9 milioni di euro, +38,9%. Crescono anche il patrimonio netto e il patrimonio sociale che si sale a 17,1 milioni di euro.
Numeri positivi anche le movimentazioni complessive che arrivano a 134,5 milioni (+2,33% per le cassette, + 1,74% per i pallet e +2,03% per i mini bin).
Il tutto fatto in un'ottica di sostenibilità e di economia circolare prima che questa diventasse un must per molte aziende, si pensi solo al ciclo delle cassette: sono prodotte in materiale plastici, immesse sul mercato, sono ritirate dai produttori dai depositi di CPR System, riempite con i prodotti e consegnate ai punti di vendita, qui sono messe in esposizione e una volta svuotate vengono sanificate e rimesse in circuito. Nel caso siano danneggiate si prova a ripararle e quando non possibile vengono rigranulate per ricreare una nuova cassetta.
Per il futuro si guarda anche oltre l'ortofrutta
"Partiamo adesso dopo i primi 20 anni per un altro pezzo di strada -ha detto Francesco Avanzini, presidente di CPR System-, e i progetti riguardano il miglioramento del prodotto, nei materiali plastici, nel peso e trasporto, ma nel contempo guardiamo anche ad altri settori come la carne e il pesce, dove abbiamo già iniziato ad operare, ma anche in tutti quei mercati che si possono prestare a una logistica ambientale".