A tutti coloro che già si preoccupano che Grom – il gelato come una volta – abbia venduto ad Unilever anche la propria eccellenza qualitativa, il co-fondatore dell’azienda Guido Martinetti risponde rassicurando che la produzione resterà a Torino e gli ingredienti arriveranno sempre dal biologico di Mura Mura.
Questo il quid made in Italy del brand lanciato a maggio 2003 con il primo punto di vendita nel capoluogo piemontese. Oggi, con le sue 67 gelaterie, Grom ha fatto letteralmente gola alla multinazionale anglo-olandese, che ha scelto di implementare il valore iconico di un vasto portfolio dove figurano marchi come Algida, Magnum e Carte D’Or.
L’acquirente, un big da 50 miliardi di euro di fatturato con sede a Rotterdam e a Londra, darà così ulteriore impulso al business di Martinetti e Federico Grom, che oggi fattura 30 milioni di euro. Ai due italiani resteranno comunque deleghe operative a livello gestionale.
Probabilmente, Unilever incorporerà anche Gromart, la spa torinese cui fa capo la catena, che si può a buon diritto definire internazionale grazie ad alcuni negozi che arrivano anche oltreoceano (New York) e in Giappone (Tokyo).