L’idea di futuro su adv e comunicazione dello IED

IED_Milanodi Massimo Gianvito

Come cambierà il mondo nel prossimo futuro? Ecco gli scenari nelle aree digital, brand, design, comunicazione e advertising per come li vede Envisioning Forum, organizzato da IED (Istituto Europeo di Design). “Oggi -spiega Matteo Sarzana, general manager Italy di Deliveroo- il mondo è complesso ed è fondamentale sapersi adattare. Serve specializzarsi, trovare cioè quella cosa in cui solo noi siamo bravi e che ci appassiona e che facciamo nel modo in cui solo noi siamo capaci. Per rispondere alle sfide del domani bisogna essere più veloci degli altri ad adattarsi al cambiamento. È necessario essere sociali nel senso di essere capaci di sfruttare la capacità di interagire con gli altri, di sapersi relazionare con chi sa una cosa o è capace di fare una cosa: la condivisione del sapere è uno degli strumenti più efficaci per risolvere un problema. La connessione tra tutti i cervelli del mondo rappresenta la rete più potente di cui possiamo disporre e non è un caso che alcune aziende abbiano deciso di rendere accessibili a tutti una parte dei loro brevetti, proprio per stimolare lo scambio di conoscenze. È anche necessario avere cura dei vostri clienti e delle vostre relazioni. Oggi la differenza tra prodotti o servizi spesso è minima, quasi tutto si può replicare, mentre solo la relazione umana non può essere duplicata dalla tecnologia”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Matteo Battiston, global head of design del Gruppo Luxottica: “La tecnologia va veloce quindi servono regole nuove ed è necessario riposizionarsi. Dobbiamo riconoscere il cambiamento, avere cioè una visione: in ciò che è diverso vedere una possibilità non un’anomalia o un errore. Ci viene chiesto di essere competenti: le competenze si stanno differenziando. Dobbiamo essere sempre insoddisfatti e puntare a un miglioramento continuo. È necessario essere semplici. Infine, dobbiamo imparare dagli errori. L’errore non deve essere considerata una variabile negativa. Commettere errori non significa perdere tempo, significa fare esperienza”.

“Il marketing è un’arte -afferma Francesco Tortora, global brand director di Gillette (gruppo Procter & Gamble)che ha come obiettivo di stimolare un’azione, il famoso acquisto. Siamo connessi sempre e dovunque, in ogni momento del giorno e della notte e ciò significa che siamo sempre potenzialmente in grado di acquistare. Così “l’artista” del marketing ha a disposizione la possibilità di cambiare il messaggio, di contestualizzarlo e di renderlo rilevante nel momento e nel luogo più opportuno. L’importanza del messaggio aumenta in funzione del dove, del come del quando è distribuito piuttosto che del contenuto stesso del messaggio”.

Lorenzo Foffani, creative strategy lead di Imagination così conclude: “Secondo alcuni antropologi, gli animali che migrano sono i più pacifici perché spendono le loro energie nel viaggio. Mentre quelli più aggressivi sono gli stanziali che devono conquistare e difendere un territorio. Per i brand è la stessa cosa: ci sono brand che stanno trasformando il mercato, che stanno cambiando, che si sono messi in moto e altri che cercano dinamiche di difesa, che si chiudono, per i quali il marketing diventa meno “arte” e più uno strumento di penetrazione del mercato. Ascoltare il cambiamento è il primo passo per mettersi in moto. Ma non è sufficiente, perché la seconda cosa da fare è costruire una destinazione”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome