Coop chiede a gran voce una definitiva equiparazione tra farmacie e parafarmacie, sostenendo il diritto di queste ultime ad erogare gli stessi servizi e soprattutto a vendere i farmaci di fascia C, quelli interamente a carico degli acquirenti. La catena della Gdo evidenzia infatti le positive conseguenze della parziale liberalizzazione farmaceutica già attuata e sottolinea, attraverso l’esempio dei suoi 123 punti Coop Salute, come il costo dei farmaci possa essere nettamente inferiore, senza comportare perdita di garanzie per i consumatori o fenomeni di concorrenza sleale. Coop rileva in tal senso un risparmio che arriva al 30% per lo stesso farmaco venduto attraverso la propria catena e che tocca il 50% nel caso dei farmaci a marchio proprio con principio attivo equivalente.
Pur continuando a sostenere la necessaria presenza di professionisti sul luogo di vendita, si parla dunque di una necessaria liberalizzazione a vantaggio della collettività, che si stima potrebbe portare ai cittadini un risparmio globale di oltre 700 milioni di euro. L’appello lanciato da Coop si rivolge direttamente al Governo e giustifica un’eventuale risposta negativa solo come difesa corporativa.