Mentre il native advertising si prepara a conquistare l’Europa entro il 2020 e il content marketing si sviluppa, dando vita a emblematici casi di successo, è importante iniziare ad analizzare la reazione dei consumatori ai branded content. I contenuti di marca sponsorizzati, o usando un neologismo brandizzati, impattano infatti sulla percezione della persona più o meno positivamente in base ad alcune caratteristiche, aprendo a possibili grandi vantaggi.
A svelare alcuni risultati al riguardo è un’indagine commissionata da Mode Media a Nielsen, che ha analizzato in particolare il target femminile, il più influente sulle decisioni di acquisto a livello globale, di età tra i 18 e i 44 anni. Ecco i principali punti emersi dalla survey, che portano in luce tutto il potenziale di marketing della formula:
- Il mobile è più efficace del desktop quando si tratta di impattare e influire sulle intenzioni di spesa. Gli utenti da tali dispositivi hanno mostrato una predisposizione al 24% superiore.
- Il gradimento nei confronti di un marchio è rafforzato grazie a tali contenuti, il cui maggior rischio può essere quello di apparire forzati e poco autentici. Lo studio ha rivelato come questi ultimi vengano mediamente ritenuti interessanti (76%), stimolanti (70%) e naturali (66%), mentre in misura minore gli stessi possono essere considerati eccessivi (34%) e forzati (31%).
- Una bella storia brandizzata è un passatempo piacevole al pari di un contenuto editoriale, con un investimento di tempo medio equivalente, pari a circa 2 minuti e mezzo, ovvero 8 volte superiore rispetto alla pubblicità sui media tradizionali.
- Anche i brand meno conosciuti ci guadagnano, con gli intervistati che dopo la fruizione del contenuto si dichiarano più propensi all’acquisto in egual misura rispetto ai brand più noti. L’esposizione al marchio risulta quindi fattore democratico per grandi e piccoli, vincente rispetto all’awareness.
- Un contenuto di qualità darà il via al passaparola, anche se è di brand. L’81% del campione ha infatti apprezzato quanto visto e/o letto, dichiarandosi al 75% interessato a fruire nuovo contenuto e al 63% intenzionato a condividerlo con gli altri.