Rappresentando il 20% della produzione totale, l’Italia è oggi il maggior produttore di articoli sportivi dell’Unione europea, per un valore di 1,2 miliardi di euro l’anno. Ingenti tuttavia le perdite se si guarda alla contraffazione delle varie attrezzature, dai palloni agli skateboard, che costa al nostro Paese 53 milioni di euro l’anno.
Il fenomeno fraudolento, portato alla luce da un nuovo studio dell’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (Uami), danneggia complessivamente l’Unione europea per 500 milioni di euro (6,5% delle vendite del settore) e si ripercuote anche sull’occupazione con la mancata disponibilità di 2.800 posti di lavoro a causa dei minori introiti.
A livello di effetti indiretti, che coinvolgono a catena anche la produzione, si calcola un costo comunitario aggiuntivo di altri 360 milioni di euro. Uno scenario che fa appello all’intervento dei predisposti organismi Ue.